Giro d’Italia 2017, Jungels sale in cattedra a Bergamo – Nibali attacca, poi tutti assieme al traguardo

Bob Jungels ha vinto questo pomeriggio la quindicesima tappa del Giro d’Italia 2017. La maglia bianca si è imposta al termine della Valdengo – Bergamo (199,0 km) regolando il gruppetto dei migliori uscito fortemente selezionato dopo lo strappo di Bergamo Alta dopo un’accelerazione proprio del lussemburghese e di Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Gli attacchi hanno portato ad un piccolo frazionamento che ha ristretto il gruppo dei migliori a pochi uomini, compresa la maglia rosa Tom Dumoulin che non ha sofferto più di tanto. Al secondo posto si è piazzato Nairo Quintana (Movistar) e al terzo Adam Yates (Orica-Scott).

Ritmi elevatissimi fin dalla partenza, con tanti uomini che cercano di andare in fuga. Dopo 16 chilometri si sgancia un drappello con Jeremy Roy (FDJ), Dries Devenyns (Quick-Step Floors), Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia), Moreno Hofland (Lotto Soudal) e Jan Barta (BORA – Hansgrohe). Il plotone non concede spazio e il vantaggio si stabilizza sui 30 secondi, con alcuni atleti, tra i quali Rui Costa (UAE Team Emirates), Julien Berard (Ag2r La Mondiale), Andrey Zeits (Astana), Daniel Telkehaimanot (Dimension Data) e Dylan Teuns (BMC) che tentano vanamente di rientrare. Dietro Cannondale – Drapac, Dimension Data e Bardiani – CSF non lasciano molto spazio ai fuggitivi, andandoli a riprendere a 100 chilometri dalla conclusione.

Una volta che il plotone torna compatto ovviamente gli attacchi si susseguonoo. Proprio grazie a questi continui tentativi si sgancia un gruppetto con Enrico Barbin (Bardiani – CSF), Silvan Dillier (BMC), Rudy Molard (FDJ), Evegeny Shalunov (Gazprom – RusVelo), Fernando Gaviria (QuickStep – Floors), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Enrico Battaglin (Lotto NL – Jumbo), Philip Deignan (Sky), Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier – Selle Italia). Il gruppo lascia spazio a questi dieci attaccanti, che nel giro di pochi chilometri arrivano ad un vantaggio di 2’30”. A quel punto però dietro prende in mano la situazione la ORICA – Scott, che riduce velocemente il gap.

I fuggitivi iniziano di conseguenza la salita verso Miragolo San Salvatore, a cinquanta chilometri dalla conclusione, con soli 48 secondi di vantaggio. In testa allora prova un forcing Janse Van Rensubrg con i soli Barbin, Amezqueta, Molard e Deignan che riescono a seguirlo. Gli inseguitori invece vengono ripresi dal gruppo, dove provano un allungo Pierre Rolland (Cannondale – Drapac) e Luis Leon Sanchez (Astana). I due scollinano con una quarantina di secondi di ritardo dai battistrada, tra i quali Barbin ed Amezqueta perdono contatto. I due continuano la loro azione in discesa, riportandosi in testa all’inizio della salita del Selvino.

Dietro invece nel gruppo si assiste ad una scivolata senza conseguenze di Nairo Quintana (Movistar), che riesce però a riportarsi subito nel plotone complice un rallentamento del ritmo imposto dalla Maglia Rosa. Sul Selvino scollinano per primi i cinque battistrada, con un vantaggio di quaranta secondi che si mantiene stabile in discesa, mentre nel gruppo finiscono a terra di Michael Woods (Cannondale – Drapac), Kenny Elissonde (Sky) e Davide Formolo (Cannondale – Drapac). Quest’ultimo riesce a rientrare in gruppo a 10 chilometri dalla conclusione, proprio quando Tanel Kangert (Astana) carambola al suolo dopo aver sbattuto con la base di uno spartitraffico.

Il gruppo intanto continua la sua rimonta arrivando ai piedi della salita della Boccola con un ritardo di 10 secondi. A quel punto in testa Rolland prova un forcing in solitaria, ma la sua azione viene annullata da Bob Jungels (QuickStep – Floors) che si riporta sul francese, staccandolo. In cima allo strappo sul lussemburghese si riportano Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale). Tom Dumoulin (Team Sunweb) però non si fa sorprendere e, insieme a Quintana, Thibaut Pinot (FDJ), Bauke Mollema (Trek – Segafredo) e Adam Yates (ORICA – Scott), riesce a riportarsi in testa. Gli otto proprio in vista del traguardo vengono raggiunti anche da Steven Kruisjwijk (Lotto NL – Jumbo) e Ilnur Zakarin (Katusha – Alpecin), con la vittoria che alla fine sorride a Jungels davanti a Quintana e Pinot.

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